ALTRI LUOGHI DA VISITARE


 

  • La Torre Normanna è un importante testimonianza del dominio normanno nel sud Italia. Essa venne edificata nel 1048 da Roberto d'Altavilla detto il Guiscardo (cioè ''l'astuto'') ed utilizzata come fortezza militare in quanto, grazie alla posizione strategica di cui gode tuttora, permetteva di avvistare facilmente i nemici. La struttura venne fatta costruire sulle rovine di un castrum romano (ossia un accampamento militare che solitamente veniva poi fatto fortificare) il quale venne poi inglobato nella costruzione. Sono presenti all'interno 5 ambienti : Sala delle Granaglie (non più visitabile), Stanza delle Prigioni, Sala delle Armi, Sala delle Udienze, Sala del Principe e la copertura. Quest ultima offre una magnifica vista di tutta la città, nonchè della zona tirrenica e della zona ionica.
 

 
 
  •  La Cappella della Benedetta è situata nella Villa Comunale nei pressi dell'antico convento dei francescani. Essa venne edificata nel 1762, sulla piccola grotta dove il santo si raccoglieva in preghiera; all'interno è possibile ammirare un dipinto del 900 raffigurante San Francesco d'Assisi mentre parla con San Francesco da Paola. Sul retro della struttura, è presente un giardino di ulivi con la presenza di un solo albero di castagno il quale era preferito dal Santo per le sue preghiere poichè rivolto verso la Valle del fiume Fullone.

  • Il Monumento ai caduti della Prima e della Seconda Guerra mondiale venne realizzato nel 1968 per volontà del Prof. Antonio Di Cianni e disegnato dall'allora Segretario Marchianò. Il basamento venne eseguito dallo scultore Girlando Politano di Lago (CS) mentre è ignoto l'autore della statua che si ispira ai modelli raffiguranti un fante all'attacco, largamente diffusi nei monumenti ai caduti realizzati in Italia a partire dagli anni '20 del 1900.






  • La Chiesa di San Nicola insieme all'Episcopio risalgono entrambi all'XI secolo; la chiesa venne edificata sulle rovine di un tempio dedicato a Poseidone mentre l'Episcopio, anch'esso eretto da Roberto il Guiscardo, diventò la sua dimora - fortezza dove visse con la prima moglie Alberada e dove nacque il suo primo figlio Marco Beomondo. La storia di entrambe le strutture si sviluppa parallelamente fondendosi in un'unica sola storia. Nel 1087, la Cattedrale venne innalzata a dignità vescovile e dedicata a San Nicola, in onore della traslazione delle reliquie del Santo a Bari. Qui, inoltre, è possibile accedere alle Cripte normanne, antico cimitero dei vescovi di San Marco e dei Duchi normanni, riscoperte nel 1938.



















  • Il Museo Diocesano è sito nella storica chiesa di San Giovanni, non più aperta al culto, ed è stato inaugurato il 25 maggio del 2006. L'area museale è articolata su due livelli: al piano terra è esposta l'argenteria sacra del Seicento e del Settecento e al piano superiore sono collocati i paramenti sacri ed i dipinti che abbracciano un arco temporale che va dal XVI al XVIII secolo. Tra le importanti opere si menzionano la Croce reliquiario del XIII secolo in argento laminato e sbalzato e il busto di San Nicola, sempre in argento, commissionato dal vescovo Nicola Brescia nel 1765 e con ogni probabilità proveniente dalla bottega di Filippo Del Giudice.








  • La Fontana di Sikelgaita (detta di Santo Marco) è la più antica della città. Riemerse nella sua struttura rinascimentale dopo il restauro effettuato nel 1979 per mano dello scultore Eduardo Bruno. La parte antica, in pietra da taglio, risale al XVI secolo e la parte ''nuova'', in malta e pietrame risale circa ai primi decenni del XIX secolo. La struttura cinquecentesca, racchiusa tra la vasca in basso e la trabeazione in alto, è realizzata in pietra da taglio proveniente dalle cave di San Lucido. Al centro del nucleo antico è collocato lo stemma della città di San Marco databile al XVII secolo. Nella trabeazione, sono raffigurate tre figure femminili (cariatidi) : la prima, a sinistra di chi guarda, raffigurerebbe la principessa salernitana Sikelgaita, seconda moglie del Guiscardo, nell'antico atto di offerta propiziatoria; a destra, vi è la ''Smorfiosa'' protesa in una smorfia irriverente verso Sikelgaita. La figura centrale rappresenta la ''Virtù'', la quale effettivamente è priva di attributi legati al potere terreno rispetto alle altre figure.      
  
  • L'Abbazia di Santa Maria della Matina è sita nei pressi del fiume Fullone e anch'essa venne fatta costruire da Roberto il Guiscardo e dalla seconda moglie Sikelgaita dopo la battaglia di Civitate nel 1059 e, nel 1065, fu consacrata. Nacque come monastero benedettino dotato, sin da subito, di privilegi e proprietà; venne nominato soggetto alla Santa Sede, accrescendo così il suo potere e prestigio. Fu dimora di papa Urbano II predicatore della Prima crociata, alla quale prese parte anche Marco Boemondo ed altri sanmarchesi. Dopo i benedettini, vi dimorarono i cistercensi ed infine passò ai Valentoni. Oggi, rimangono intatte: l'aula capitolare, il refettorio, la scala d'accesso ai piani superiori, il parlatorio e l'androne d'ingresso. In particolare, l'aula capitolare rappresenta un raffinato esempio di arte cistercense in Calabria e fra i maggiori d'Italia. Il complesso fa parte dei ''Luoghi del Cuore'' FAI.



       

                                                                

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